Archivio 2011 - OMAGGIO A CLAUDIO ARIOTTO

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“Omaggio a Claudio Ariotto “

Mostra fotografica a cura dell’Associazione “Amis d’la Curma”
Inaugurazione Domenica 19 giugno 2011 ore 11,00
Sede dell’Associazione via Morbelli 24
Colma di Rosignano Monferrato
Seguirà aperitivo offerto dall’Associazione.

 

 

Cerimonia di Apertura da parte di Anita Rosso e Cesare Chiesa

 

 

Consegna della targa in memoria di Claudio Ariotto alla figlia Sara

 

 

Esposizione fotografica nella Sede dell'Associazione (scatti di Claudio Ariotto)

uno dei ritratti di fine ottocento appartenenti al collezionista Piero Rosso

 

Fotografie d'epoca delle varie famiglie, esposte per le strade della Frazione Colma

 

 

Fotografie d'epoca delle varie famiglie, esposte per le strade della Frazione Colma

Fotografie d'epoca delle varie famiglie, esposte per le strade della Frazione Colma

 

Fotografie d'epoca delle varie famiglie, esposte per le strade della Frazione Colma

 

Fotografie d'epoca a Villa Maria, in casa Morbelli

 

Fotografie d'epoca a Villa Maria, in casa Morbelli

 

I paesaggi Monferrini di Piero Bollo

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L’Associazione “Amis d’la Curma”, coerentemente con i propri fini statutari, continua a svolgere il ruolo di memoria storica della comunità che rappresenta, organizzando eventi che valorizzano la storia, le tradizioni, le persone e tutte le altre risorse proprie della comunità stessa.

 

 

Si sottolineano l’impegno e la costanza con cui l’associazione ha contribuito a valorizzare la figura di Angelo Morbelli, soprattutto tramite il web (www.amisdlacurma.it) , attraverso un concorso pittorico giunto già alla 7° edizione e il recupero dello studio del pittore stesso a Villa Maria, conquistando in tal modo l’interesse e la stima da parte di istituzioni museali conosciute a livello internazionale, quale la londinese National Gallery, e di figure di grande prestigio in ambito giornalistico, quale Natalia Aspesi.

 


Ricordiamo inoltre la mostra di Enrico Colombotto Rosso presso Villa Maria in occasione della ricorrenza del 90° anniversario della morte di Angelo Morbelli, l’incontro con il poeta Milo De Angelis , nostro conterraneo, riconosciuto in tutto il mondo quale ambasciatore della cultura italiana e i convegni, organizzati in collaborazione con l’Ecomuseo e la società Teses, sulle cave e sulla pietra da cantone, pietra locale utilizzata per l’edilizia in tutto il basso Monferrato, caratteristica che rende il nostro territorio inconfondibile.


“Omaggio a Claudio Ariotto”


 

L’iniziativa che si propone domenica 19 giugno 2011 è relativa al linguaggio fotografico ed è finalizzata a rendere omaggio al nostro amico e conterraneo Claudio Ariotto, recentemente scomparso, fotografo per diletto, che ha lasciato alla comunità un grande patrimonio di scatti fotografici con cui ha documentato il nostro territorio.
Come persona Claudio è sempre stato “gentile e discreto” e la sua fotografia lo è altrettanto. Un linguaggio fotografico piano e realistico che documenta con poesia e discrezione il paesaggio rendendolo accessibile e riconoscibile a tutti.
Nessun tentativo, da parte sua, di interpretare la realtà che documenta; l’obiettivo che persegue è quello di rappresentare il territorio così com’è, lasciando al tempo il compito di trasformarlo.
Per questo motivo è possibile un raffronto con la fotografia paesaggistica di Francesco Negri, nella quale, oggi, si evidenzia il ruolo fondamentale del tempo nella trasformazione della realtà.
L’associazione Amis d’la Curma, per realizzare l’iniziativa, ha attinto al patrimonio fotografico che ha a sua disposizione, riservando ai visitatori ancora una volta interessanti sorprese.

 

Percorso della Mostra
 

Sede Associazione Amis d’la Curma
Oltre ad una scelta degli scatti fotografici di Claudio Ariotto, in parte appositamente stampati per l’occasione e in parte visionabili su supporto video, presso la sede dell’associazione saranno esposte:
Le cave della Colma: 10 fotografie storiche che documentano il lavoro nelle cave della Colma;



Selezione di ritratti di fine ottocento appartenenti al collezionista Piero Rosso, anch’egli fotografo e grande amico di Claudio, da anni instancabile ricercatore di fotografie di ogni tempo , specie e qualità, acquisite in modo sistematico nei mercatini e presso i rigattieri di tutt’Italia;
Biblioteca fotografica: scaffale monografico sulla fotografia proveniente da tutte le biblioteche degli abitanti della Colma e di Roveto.

Portico di Franchina
Piero Bollo, fotografo non professionista, di grande creatività e competenza tecnica, espone le sue “spettacolari fotografie” sul Monferrato.
Sono fotografie che “avvolgono l’osservatore” facendolo sentire parte integrante del territorio.

Villa Maria
A Villa Maria saranno esposte fotografie di Alfredo Morbelli e alcune fotografie di Francesco Negri tra cui quella famosa dello studio di Angelo Morbelli, gentilmente concessa dalla Biblioteca Civica Canna di Casale Monferrato.

 


Alfredo Morbelli è uno dei più grandi fotografi italiani del 1900.
Figlio di Angelo, celebre pittore divisionista, nasce a Milano nel 1884; poco più che ventenne si imbarca per l’Argentina, diventando in breve fotografo ufficiale della Missione Aeronautica in Argentina per incarico della Camera di Commercio e Arte italiana di Buenos Aires.
Nel 1921, rientrato in Italia, si stabilisce a Varese dove apre, in via Vittorio Veneto, un negozio di fotografia che proseguirà la propria attività fino agli anni Sessanta, anche dopo la morte dell’artista, diventando ben presto un luogo di incontro e di riferimento per i pittori e gli scultori della città.
Nel 1923 partecipa alla Mostra Fotografica di Torino, conquistando il secondo premio. Negli anni successivi riceverà per il suo lavoro fotografico altre otto medaglie d’oro e tre d’argento. Nel 1926 ottiene la croce di Cavaliere della Corona d’Italia.
Nel 1930 ancora un importante riconoscimento: una medaglia d’oro e una d’argento alla Seconda Mostra fotografica internazionale di Milano.
Tutte le sue medaglie vengono donate allo Stato nel 1935.
Nel 1942 si ammala gravemente: lascia il negozio e l’attività di fotografo e si trasferisce nella casa di famiglia alla Colma di Rosignano Monferrato per ristabilirsi.
Solo nel 1954 riesce a tornare a Varese, dove muore nel 1955.

 

 

Durante il suo soggiorno alla Colma continua incessantemente la sua attività di fotografo, in diversi momenti e situazioni, avvalendosi dei famigliari e di tutti gli abitanti della Colma come modelli.
Una selezione di queste fotografie, inedite, verrà esposta per la prima volta in occasione di questa iniziativa.
Lo scatto fotografico dell’artista è senz’altro di grande qualità, a differenza della stampa ottenuta non da lastre o negativi originali ma da vecchie stampe spesso deteriorate in alcuni punti.
Ciò non toglie l’interesse che tale raccolta rappresenterà per gli appassionati di fotografia.


Via Morbelli dal numero civico 1 al numero civico 62.
In uno spazio espositivo d’eccezione, sui marciapiedi, negli androni, davanti gli ingressi delle abitazioni lungo la via Morbelli, l’unica della frazione, la comunità della Colma e di Roveto si racconta attraverso le fotografie degli album di famiglia.
E’ l’ultima parte della mostra, quella forse più ingenua e commovente, ma non per questo meno significativa, che viene dedicata a Claudio.
E’ una selezione tratta da quasi 2000 fotografie che gli Amis d’la Curma, grazie alla infaticabile costanza e determinazione del suo presidente Anita Rosso, hanno raccolto nel tempo e trasferito su supporto informatico.
Fotografie provenienti dagli album delle famiglie che da lungo tempo riedono alla Colma e a Roveto, alcune delle quale ormai scomparse.

 


Il valore di questa documentazione non è certo o comunque non solo di natura artistica , ma soprattutto di natura storico-antropologica.
Come eravamo , come erano i nostri nonni, i nostri genitori e altri familiari; raccolta in cui prevale la ritrattistica e quindi il gusto dell’epoca: il vestire, le acconciature, il lavoro, gli attrezzi, lo svago, le case, i bambini, il servizio militare, la guerra, gli eventi collettivi (ballo, processione, leva, matrimoni, carnevale, pranzi, il gioco delle bocce) e così via.
Attraverso questa sezione si evidenzia la cultura di una comunità contadina semplice e orgogliosa del suo ruolo, dove la storia che si racconta non è quella ufficiale ma quella della quotidianità, di grandi sacrifici, di grandi valori su cui tutt’oggi si fondano le nostre radici.
Senz’altro Nuto Revelli avrebbe molto apprezzato questa nostra raccolta e le sue finalità.
La realizzazione dell’evento si avvale della disponibilità dell’Assessorato per la cultura del Comune di Casale Monferrato a cui va il nostro ringraziamento.